E’ arrivato Carnevale…e ogni scherzo vale! L’idea era quella di servire per antipasto o aperitivo qualcosa di sfizioso e croccante che in apparenza facesse pensare alle frappe (o chiacchiere), dolce tipico di questo periodo dell’anno ma con una inaspettata marcia in più: il tartufo.
Ingredienti per persona:
50 gr. di pasta all’uovo da stendere (o sfoglie pronte)
20/30 gr. di formaggio al tartufo
olio di girasole (per friggere)
1 cucchiaio di fagioli cannellini cotti
1 cucchiaino di miele d’acacia
olio EVO, sale e pepe per condire
Preparazione:
Mettete i cannellini in un bicchiere alto, conditeli con sale, pepe e un filo d’olio EVO poi con l’aiuto di un frullatore a immersione rendeteli una crema liscia; se necessario aggiungete qualche cucchiaio d’acqua.
Tritare il formaggio con un coltello.
Stendere la pasta all’uovo molto sottile, meglio se con l’aiuto di una macchina sfogliatrice a manovella (quella della nonna!). La sfogliatrice ha di solito 6 ‘tacche’ per lo spessore, nel nostro caso lo spessore n°5 è perfetto!(quasi il più sottile). Ricavare 3 o 4 quadrati di sfoglia di simili dimensioni. Mettere al centro di ogni quadrato un po’ del formaggio al tartufo tritato precedentemente.
Inumidire con le dita bagnate il bordo dei quadrati di pasta per renderli più aderenti al momento della chiusura (se usate una sfoglia pronta usate l’uovo leggermente sbattuto per sigillare). Ora ripiegare le sfoglie in diagonale in modo da ottenere dei triangoli con chiuso al centro il formaggio. Fate attenzione a far uscire bene l’aria all’interno durante la chiusura.
In una pentola o in una padella dal bordo alto mettete a scaldare l’olio (poiché in frittura le frappe galleggiano non serve molto olio, l’importante è che l’olio sia alto 5 o 6 cm. Quando sarà arrivato a 170° friggete le vostre frappe. Basteranno circa 20/30 secondi per lato. Scolatele delicatamente e lasciatele asciugare qualche secondo sopra della carta da cucina.
Mettete la salsa di cannellini sul fondo del piatto di portata, adagiatevi sopra le frappe e decoratele con un filo di miele d’acacia.