La dietetica e il Tao – la sapienza dell’antica Cina

– Il Tao insegna –

Gli antichi testi cinesi ci insegnano che anche la dietetica, intesa come cibo-terapia ha il compito primario di salvaguardare l’integrità energetica dell’uomo. La salute è l’armonia tra lo yin e lo yang, armonia tra le componenti funzionali, materiali ed emozionali dell’essere umano.

I saggi custodiscono gelosamente l’energia yang in primavera ed estate e l’energia yin in autunno e inverno. […] il cambiamento dello yin e dello yang attraverso le quattro stagioni è la radice della vita, della crescita della riproduzione, dell’invecchiamento e della distruzione: rispettando questa legge ci si libera dalle malattie” dal Neijing Suwen cap. 2.

Da quando l’uomo ha deciso di alzarsi in piedi è diventato senza ombra di dubbio il trait-d’union tra l’energia del Cielo e l’energia della Terra.  A tal proposito la raffigurazione del Tao rappresenta e ci parla di yang e yin, di giorno e notte, di sole e luna , di uomo e donna.

Il cibo, fonte primaria insieme ad acqua e aria del nutrimento umano, risente delle qualità yin e yang e dal differente rapporto che ortaggi, frutti, cereali e animali intrattengono con il Cielo e con la Terra; da questo dipenderà la loro diversa qualità energetica e nutritiva.

In questa ottica gli alimenti più yang  sono le carni degli animali in quanto crescono e si riproducono al di fuori del grembo della terra. Seguono i cereali: un chicco mantiene intatto per secoli la propria forma e la sua capacità di germogliare; è autonomo e indipendente rispetto a madre terra in quanto può aprirsi sotto a un velo, tra la paglia, al buio ed ha bisogno di pochissimo spazio. Poi arriva la categoria dei semi: sesamo, nocciole, mandorle, alcuni dei quali in grado di produrre latte nutriente quale quello vaccino.

All’ interno del nostro corpo i cibi yang nutrono l’energia favorendo i movimenti di risalita e di esteriorizzazione, cioè stimolano la circolazione, aumentano la temperatura corporea e la sudorazione. Hanno il compito di fornire al corpo il carburante necessario per assolvere le proprie funzioni.

Caratteristiche decisamente yin le troviamo, in tuberi, carote, cipolle, patate, che crescono dentro la terra; sono comunque yin tutte le verdure, da quelle più rotondeggianti come le verze e più basse come i  funghi, a quelle più allungate e a foglia che, pur rimanendo nella categoria yin, risultano essere sono un pochino più yang nella loro forma protesa verso il cielo.

I cibi yin hanno un energia costruttiva, consolidano la forma e la proporzione del corpo, favoriscono i movimenti di discesa e di interiorizzazione. Stimolano quindi la digestione, la diuresi, tendono a raffreddare eliminando il calore, disperdono gli accumuli.

In un pasto equilibrato gli alimenti yin e yang devono essere armoniosamente bilanciati. Quando è in atto uno squilibrio le loro proporzioni devono essere rivedute.

L’aspetto sensoriale del cibo si allarga sugli odori: se sono forti e speziati risultano yang, mentre i più volatili e dolciastri yin. Ancora nelle due categorie, che comunque non sono mai assolute ma si muovono e interagiscono vicendevolmente, troviamo tutto il mondo del gusto. I sapori acidi e amari sono più yin rispetto al piccante e salato con qualità più yang. Il dolce risulta neutro. Il sapore è anche il sapore della vita e il cibo può essere usato come mezzo di crescita personale. Il cibo è sì materia, ma ci aiuta come tale a essere radicati in questo corpo e in questo cammino che la nostra Anima sta compiendo.

Una buona alimentazione è in definitiva la capacità di renderci conto di che cosa davvero abbiamo bisogno, di come il cibo possa soddisfare sia il nostro livello primario di sopravvivenza, sia la nostra volontà introspettiva per ampliare le nostre percezioni consapevoli e percepire chiaramente il significato di “essere Esseri NUTRITI”.

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